L’articolo è stato pubblicato sul giornale dell’Associazione “Selbsthilfe – Auto Aiuto”, Nr. 2/2014

La depressione ha molti volti… uno di essi è la depressione post partum

Più della metà delle giovani madri soffrono, nei primi giorni dopo il parto, dei cosidetti „giorni del pianto, il babyblues. In questo periodo esse sono particolarmente soggette a irritazione, paura, nervosismo e pianto. La causa di ciò sono le grandi fluttuazioni della situazione ormonale biologica e psicologica alle quali è sotto-posta la donna durante la gravidanza, la nascita e l‘allattamento.

Non appene questa si riequilibra sparisce anche il babyblues senza bisogno di alcuna cura. L‘unico „trattamento“ necessario è dato da tranquillità e aiuto, anche concreto.

Ben diversa è invece la depressione post partum. Dal 10 al 15 % delle madri se ne ammalano nel primo anno dopo la nascita del bambino. In questo caso i sintomi non spariscono da sè pochi giorni dopo, e, non solo durano molto più tempo, ma tendono anche a peggiorare. Se le donne che hanno superato il babyblues ritrovano ben presto la gioia della maternità, quelle che soffrono di depressione post partum diventano invece sempre più paurose e infelici. Può anche darsi che la depressione sia stata presente anche prima del parto e che essa continui ad esserlo dopo.

La depressione post partum può insorgere anche settimane o addirittura mesi dopo il parto. Per un certo periodo le donne provano la gioia di essere madri e si dedicano alla cura del loro bambino, finchè non subentra la depressione e la loro vita sembra fermarsi.

Quali sono i sintomi di una depressione post partum?
Diventare madre è dal punto di vista emozionale e fisico come una corsa sulle montagne russe, con alti e bassi improvvisi. E‘ del tutto normale e per nulla preoccupante soffrire ogni tanto di qualcuno dei sintomi descritti. Se però essi sono forti e costanti, allora è opportuno sospettare una depressione post partum e ancora più opportuno è rivolgersi al medico curante.

Tipici sintomi possono essere:
• tristezza e pianto frequente
• vuoto interiore, mancanza di interessi
• sfinimento, mancanza di energie, mancanza di coraggio, stanchezza, problemi di concentrazione
• continui sensi di colpa e di fallimento
• grande irritabilità e nervosismo
• agitazione e mancanza di sonno
• paura, panico, pensieri oppressivi
• pensieri ambivalenti nei riguardi del bambino
• mancanza di appetito o fame smodata
• mal di testa, vertigini, disturbi cardiaci
• perdita della voglia di vivere

Ulteriori sintomi possono essere:
• perdita degli stimoli sessuali
• mancanza di energia e stimoli vitali
• problemi di memoria
• difficoltà nel prendere decisioni
• disturbi del sonno e sveglia mattutina anticipata

Quando può insorgere una depressione post partum?
Non è stato ancora scientificamente del tutto dimostrato per quale motivo alcune donne sviluppino una depressione dopo la nascita del loro bambino. Si suppone tuttavia che l‘individuale biochimica cerebrale renda qualche donna più facilmente aggredibile da essa, mentre altre ne sfuggono.

Sembra tuttavia che ci siano alcune situazioni che aumentano il rischio di una depressione post partum:

Per alcune donne il parto è un evento che le sconvolge e le stressa. La conseguenza può essere l‘insorgere di depressione. Alcune donne hanno già precedentemente sofferto di depressione o di un simile disturbo psichico, e di conseguenza è più alto il rischio di una ricaduta.

La nascita di un altro bambino significa per la donna un gravoso cambiamento e può essere difficile adattarsi alla „nuova“ vita. Non sempre la situazione familiare, finanziaria e sociale è quella ottimale e mettere al mondo un bambino qualche volta può rappresentare soltanto un peso. La perdita precoce della propria madre, lo scarso sostegno da parte del partner, la famiglia e gli amici possono essere condizioni favorevoli alla depressione.

Importante: la depressione post partum non è un fallimento personale e nemmeno un segno che la donna sia una cattiva madre e che non voglia bene al suo bambino. Si tratta di una malattia che va curata.

Come viene curata la depressione post partum?
Il colloquio terapeutico
Può già essere di aiuto semplicemente parlarne con qualcuno che sappia ascoltare e che capisca qualcosa della depressione, ricordando che spesso però il partner e la migliore amica fanno fatica a capire che cosa stia passando la neo-mamma. Naturalmente ci sono gli psicoterapeuti e i gruppi di auto aiuto dove ci sono le persone più adatte ad ascoltare e/a condividere esperienze.

Antidepressivi
Molte donne hanno paura che gli anti-depressivi danneggino il bambino attraverso il latte. Però ci sono inoltre farmaci da usare durante l‘allattamento che non danneggiano il bambino. Comunque gli antidepressivi vanno sempre presi con il controllo medico e nei tempi prescritti.
Finchè si fanno sentire gli effetti e si avvertono dei miglioramenti passano almeno un paio di settimane. Spesso le persone che soffrono di depressione hanno l‘impressione che i farmaci non abbiano nessuna efficacia e tralasciano di assumerli. Generalmente i farmaci devono venir presi per circa sei mesi. Se si smette prima c‘è il pericolo che la depressione si ripresenti.

Che cosa possono fare le donne per se stesse?
Una sana alimentazione
Se manca l‘appetito la cosa migliore è assumere spesso piccoli pasti. E‘ particolarmente importante mangiare cibi energetici come i carboidrati, cioè pane, pasta, mùsli, riso, soprattutto integrali. Altrettanto importanti sono la verdura e la frutta fresche. Il cioccolato solleva l‘umore, però è meglio evitare troppo cioccolato e altri dolciumi. Perchè non ci siano troppe fluttuazioni nella glicemia è opportuno evitare intervalli troppo lunghi fra i pasti.

Calma e tranquillità
Sono molto importanti la calma e la tranquillità. Una bevanda calda, musica rilassante, un bagno caldo, un letto morbido… aiutano a ritrovare il proprio equilibrio.

Moto
Un po‘ di sport o di moto, anche se si tratta soltanto di una passeggiata col bambino, aiutano a ristabilire l‘equilibrio fisico e psichico. Consigliati sono anche i corsi di Yoga o di pilates.

Incontrarsi con le altre mamme
Molte giovani mamme si sentono talvolta sole a casa col loro bambino e tagliate fuori dal mondo esterno. Incontrarsi con altre mamme e i loro bambini, anche nei centri appositi, offre la possibilità di uno scambio di esperienze e favorisce i contatti sociali.

Fare qualcosa per se stesse
La depressione post partum è una malattia e le donne che ne sono colpite hanno bisogno di tempo e spazio per guarire. Tutto quello che costa fatica non deve essere assolutamente svolto subito, ci si può anche concedere di rimandarlo. Non è nemmeno il momento di prendere grandi decisioni o affrontare gravosi colloqui.
Molto meglio è fare qualcosa di piacevole per sè stesse, curare il proprio aspetto, concedersi riposo, una passeggiata, un incontro… e soprattutto farsi aiutare.

Che cosa possono fare i familiari e gli amici?
Per i familiari è molto difficile affrontare la situazione in cui la propria partner, figlia, sorella o l‘amica sta male, perchè non sanno bene come comportarsi. Importante è ricordare che si tratta di una vera e propria malattia, non di mancanza di volontà o di comoda pigrizia. Se la giovane mamma proprio non ce la fa appunto a „fare la mamma“, è perchè la malattia glielo impedisce.

Può capitare che vi sentiate anche voi altrettanto depressi. Parlatene con vostro medico che vi chiarirà che cosa è la malattia e vi consiglierà come sostenere la mamma sofferente.

Non appena avrete riconosciuto che si tratta veramente di un problema e non appena saprete come intervenire vi sentirete subito meglio anche voi. Poi potrete a vostra volta informarne gli altri amici o familiari, spiegando anche a loro in che modo possono essere di aiuto.

Ricordate soprattutto che si tratta di una situazione transitoria che migliorerà col tempo.

Consigli per i familiari e gli amici:
• Parlatele, ma senza assolutamente rimproverare. Chiedetele piuttosto come sta, che cosa riesce a fare, come potete aiutarla.
• Controllate che prenda i farmaci secondo la prescrizione e che vada alle terapie.
• Se prende malvolentieri i farmaci sollecitatela a cercare con proprio medico terapie alternative.
• Accompagnatela dal medico se non ci va volentieri da sola o non ci vuole andare addirittura.
• Non le dite mai “Datti un po‘ una mossa“. Lo farebbe, se ne fosse capace!
• Aiutatela nei lavori domestici e nella cura del bambino, ma lasciate qualcosa da fare anche a lei, specie col suo bambino.
• Rimanete con lei quando ha paura di star sola.
• Ripetetele spesso che tornerà presto a star bene.
• Concentratevi e riferitevi a lei come vostra partner, amica, non come mamma del suo bambino.

 

Punto di riferimento:
Ambulatorio specialistico psichiatrico per la salute mentale in gravidanza e post partum
Servizio Psichiatrico – Ospedale di Bolzano (padiglione W – 1° piano)
Tel. 0471 435 146 o Tel. 0471 435 147


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